È all'interno degli atelier di produzione che Christophe Delcourt ha imparato l'artigianato editoriale. Lì si è costruito e ha imparato il gesto, il materiale, il know-how e l'impegno molto esigente che richiede mobili di alta qualità.
Fin dalla creazione della casa editrice, nel lontano 1995, è mano nella mano con designer ospiti (François Champsaur, Jean-Pierre Tortil, Tristan Auer, Forest & Giaconia, Charles Kalpakian, Vincent Dupont-Rouger) e una rete di artigiani (ebanisti, ceramisti, esperti di fusione di ottone, tappezzieri, muratori di pietra...) che ogni pezzo è stato disegnato, progettato e prodotto, scrivendo le pagine di un catalogo che è già diventato uno dei tratti distintivi del panorama francese del saper fare arredamento.
Ogni pezzo che reca il timbro Delcourt Collection per primo si pone come l'affermazione del prolungamento tra la mano del designer e quella dell'artigiano: un'eccellenza francese che privilegia la discrezione sugli effetti ostentativi, ma è comunque diventata una vera e propria firma.
In quasi 25 anni di esistenza, Delcourt Collection non ha mai derogato alle proprie esigenze e ai propri fondamenti... Ma il tratto è ora più libero: prima di tutto, più puro, ha acquisito espressività, osando più eclettismo, traendo ispirazione da un elemento architettonico, da un'opera d'arte, da una materia o da una tecnica di assemblaggio. Senza mai perdere di vista l'idea che un mobile si pone prima come elemento di valorizzazione degli interni, espressione di comfort, testimone di un'epoca.