Gianni Ruffi è nato nel 1938 a Firenze. Ha tenuto la sua prima mostra personale nel 1962 nella sua città natale presso la Galleria Numero di Fiamma Vigo, seguita da una seconda mostra personale nella stessa galleria l'anno successivo e una terza nel 1965 presso lo Zoom Studio di Pistoia.
Nello stesso anno Ruffi partecipa, insieme agli altri membri del Gruppo Pistoia, Barni e Buscioni, all'esposizione alla nuova Galleria Vigna di Firenze. Nel 1966 presta servizio alla Galleria La Salita di Roma e partecipa, con Roberto Barni e Alberto Moretti, alla Galleria Michand di Firenze e alla mostra autunnale RAI 1 Aspetti del "ritorno alle cose stesse".
Ruffi inizia il suo ricco periodo di riconoscimento ufficiale non solo dalla critica italiana, ma anche dalla domanda estera. Ha esposto con Barni e Buscioni alla Selected Artists Gallery di New York e alla Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco; In Italia partecipa al tributo collettivo ai Tropici presso la Libreria Feltrinelli di Firenze.
Nel 1968 Ruffi partecipa al Collettivo alla Galleria La Salita di Roma, alla mostra Revort II Palermo e alla III Mostra di Arte Contemporanea a Palazzo Strozzi di Firenze. Alla fine degli anni '60, il suo rapporto con il gruppo pistoiese inizia a frammentarsi e Ruffi inizia un percorso artistico autonomo, che lo porta ad esplorare nuove strade e a concentrarsi maggiormente sul concettuale e sulle potenzialità dei materiali.
Ruffi iniziò a lasciare elementi naturali e a spostarsi verso oggetti dai materiali quotidiani, come il ferro e le Trappole di legno e Tagliole. Ruffi rimarrà sempre fedele ad una poetica di base, una rappresentazione Pop dell'oggetto, accompagnandolo nel tempo con nuove idee e sperimentazioni. L'artista vive e lavora a Pistoia e Serravalle.